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I CATALOGHI
L'Architettura delle Case del Fascio
A cura di Paolo Portoghesi, Flavio Mangione e Andrea Soffitta
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L'Architettura delle Case del Fascio nella Regione Lazio
A cura di Flavio Mangione e Andrea Soffitta
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I due testi affrontano un tema, le Case del Fascio, che presenta un duplice interesse.
Da un lato, infatti, esse possono essere studiate in relazione all'attività sul territorio
del Partito Nazionale Fascista, mediante l'organizzazione sia di uffici con compiti
politico-amministrativi e di celebrazione del regime che di centri di svago e ristoro, nonchè
attraverso l'offerta di servizi di assistenza, di educazione fisica e culturale,
di corsi di formazione o altro, interessanti soprattutto per le implicazioni di natura sociale.
Dall'altro, al pari di altre istituzioni fasciste che richiedono una sede specifica,
le Case del Fascio costituiscono un capitolo interessante per la storia dell'architettura.
Il primo volume affronta questo secondo aspetto: nelle prime sedi, appositamente costruite,
prevale la riproduzione di modelli neomedievali e neorinascimentali, mentre poi si sviluppa
l'intento di proiettarsi nel futuro, ricorrendo a stili contemporanei.
Se negli anni '20 "il regime fornì i parametri di carattere generale cui uniformarsi"
per progettare queste sedi, "È solo nel 1932 che assistiamo al tentativo di definire
tipologicamente le Case del Fascio, con un concorso bandito nella città di Bologna ed esteso
a tutte le scuole d'architettura italiane".
Con la sede federale di Como dell'architetto Giuseppe Terragni, del 1932-1936, citata e
illustrata in tutte le storie dell'architettura contemporanea, si ha una piena affermazione
del razionalismo che rende famosa questa tipologia architettonica.
Se si considera che vengono istituite circa 11.000 Case del Fascio (di cui 5000 realizzate ex
novo con più di 20.000 grafici), si può comprendere come risulti opportuna una ricognizione dei
progetti che trattano questo tipo edilizio.
Flavio Mangione e Andrea Soffitta hanno svolto una capillare indagine sulle riviste d'epoca e
sulle fonti archivistiche conservate presso l'Archivio centrale dello Stato.
Ciò gli ha permesso una studio approfondito e un'analisi comparativa assolutamente
nuova e originale, da cui sono emersi aspetti non conosciuti delle più importanti figure
professionali di quel periodo.
Il lavoro verrà pubblicato su due testi.
Il primo affronta il tema di questa tipologia architettonica a livello generale, analizzando
le Case del Fascio progettate e realizzate in Italia e nei possedimenti coloniali.
Nel secondo catalogo l'attenzione sarà posta sulle architetture presenti nel territorio
della regione Lazio ricco di sedi del PNF ormai famose a livello internazionale, soprattutto
nella provincia di Latina.
I due testi raccolgono più di mille immagini con progetti dei maggiori architetti italiani,
che proprio in quel periodo storico iniziavano la loro proficua carriera professionale
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